Adozioni a distanza

L’intervento di aiuto per i bambini più poveri in paesi lontani, che si definisce con il nome di adozione a distanza, non aveva, inizialmente, l’approvazione di Don Paolo. Egli era convinto che un’iniziativa del genere dovesse essere assunta direttamente dai brasiliani, per il bene dei loro bambini, senza che dovesse essere necessario ricorrere ad aiuti provenienti dall’estero.
Col tempo, egli dovette però constatare che, mentre si sperava in interventi di questo tipo e si aspettava la maturazione di una coscienza in questo senso, la situazione di molti bambini era drammatica e persino tragica. Era quindi giocoforza accettare che la generosità di persone di buona volontà, da dovunque essa venisse, permettesse ai bambini più bisognosi di avere un futuro e, possibilmente, un futuro degno.
Non mancano certo le difficoltà, per progettare un aiuto di questo genere, che sostenga i bambini ma non dimentichi le loro famiglie; che apra per loro la possibilità di accesso allo studio, per una formazione umana e professionale; che rispetti le loro identità, senza imporre ideologie da parte dei benefattori.
Attraverso incontri provvidenziali. Don Paolo venne a conoscenza del progetto “Agata Smeralda”, intrattenne stretti contatti con il suo fondatore, Dott. Mauro Barsi, e offrì alcune sue riflessioni, che, ancora oggi, sono considerate il fondamento ideale dell’iniziativa.